FARAGE CHIEDE A CAMERON LE DIMISSIONI DI MONTI 1

Nico | 06:47 | , ,



In un’intervista esclusiva per PoliticsHome prima del vertice di domani tra David Cameron e Mario Monti, Il leader dell'UKIP Nigel Farage dice che il primo ministro dovrebbe chiedere al suo omologo italiano di dimettersi. Farage infatti crede che il signor Monti non abbia ‘'alcuna legittimità'’ e classifica la sua nomina come ‘'un oltraggio'’.

Supponiamo che David Cameron incontrasse un capo di stato Sudamericano, dove il Primo Ministro è democraticamente eletto, e il suo governo fosse rimosso e sostituito da amici di una potente élite, a questo punto probabilmente assisteremmo a un messaggio sull'importanza della democrazia con gli intenti di imporre sanzioni commerciali al fine di destabilizzare tale governo canaglia.


Bene, David Cameron non si recherà in Sud America, ma incontrera’ il Primo Ministro Italiano. dove lo scenario è esattamente lo stesso. Ma gli incaricati sono i leader della UE e, come tali, non c'è stata alcuna condanna da parte dei leader mondiali sulle azioni svolte dalla fine dello scorso anno.


L’élite, che include il presidente della Commissione UE Barroso e il presidente del Consiglio Herman Van Rompuy, entrambi ‘’non eletti’’, ha deciso che il primo ministro italiano Berlusconi doveva andarsene. E' stato quindi rimosso e sostituito da Mario Monti, ex commissario europeo, architetto e complice del disastro euro e che non era nemmeno membro del Parlamento.


Van Rompuy di recente in Italia aveva detto che questo non era tempo per le elezioni, ma che si doveva agire. Chi gli dà il diritto di dire certe cose al popolo italiano? Un uomo che non è stato eletto per la posizione che detiene. Chiaramente la democrazia al momento è vista con disprezzo e Cameron dovrebbe farsi valere e prendere una posizione su questo. Si dovrebbe dire il contrario di Van Rompuy che insiste nel dire che c'è sempre tempo per la democrazia.


Perché, nonostante il pacchetto di € 40 miliardi di misure di austerità, i mercati non si sono affatto calmati, obbiettivo che con la nomina del signor Monti si dovrebbe aver  raggiunto.


Il ministro italiano Corrado Passera ha detto che l'euro sarebbe fallito se alla BCE non fosse stato consentito di prestare soldi in ultima istanza  alle 27 nazioni dell'Unione e a raggiungere ad un accordo sul modo di puntellare la moneta unica.


"O l'Europa decide di adottare quei strumenti che ogni moneta possiede, nel senso di una banca centrale per garantire la liquidità e la stabilità, o non ci sarà alcuna crescita, non ci sarà niente da fare", ha detto.

Se io fossi Cameron dire al Commissario Monti di dimettersi. Egli non ha alcuna legittimità, è un oltraggio che è stato nominato e non eletto ed è circondato da un gabinetto di tecnocrati che non hanno alcuna autorità democraticha, come si nota nessun ministro è stato eletto.


Gli italiani possono solo sperare che altri paesi dell’Unione possano venire in loro aiuto per risolvere la situazione finanziaria interna ma devono anche capire che stiamo parlando di un paese troppo grande per essere soccorso dal resto d’Europa.


David Cameron deve assolutamente dire che noi (Inghilterra n.d.r.)non siamo un distributore di soldi disposti ad aiutare economicamente i mancati progetti politici come per esempio l'UE. Abbiamo un debito e un disavanzo in casa nostra che ha bisogno di urgente attenzione e non abbiamo fondi da risparmiare e  da gettare nello scarico della disastrosa moneta unica.


Ci sarebbe sempre la possibilità di lasciare la moneta unica riportando la Lira e mettendo in scena una svalutazione competitiva. E 'quello che la Grecia avra’ certamente bisogno di fare e mercati obbligazionari indicano che non c'è tregua alla cautela solo perché un ex commissario europeo è stato incaricato di svolgere il lavoro di maggior prestigio a Roma.




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1 Responses So Far:

Unknown ha detto...

Francamente se Farage aveva ragione da vendere quando denunciava la manovra per abbattere il governo italiano liberamente eletto portata avanti da organismi non democratici, qui sembra un poco gettare la maschera che lo rende tanto simile alla Sig.ra Merkel che sembrava combattere. In tutte e due i casi non si vuole affidare parte della propria sovranità ad organizzazioni democratiche europea, nè tanto meno condividere i sacrifici della nazioni meno fortunate. Apparentemente sia all'Inghiletterra che alla Germania deve risultare persa l'esperienza della seconda guerra mondiale.