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LO CONFERMA LA SCIENZA: LA MARIJUANA NON PROVOCA IL CANCRO 0

Nico | 20:55 | , ,



A quanto pare fumare uno spinello una volta alla settimana, o anche poco piu’, non danneggia i polmoni; lo dice una ricerca durata 20 anni. Lo studio rafforza le prove che la marijuana non causa gli stessi danni imputabili al tabacco.

I risultati sono stati effettuati su campioni di fumatori che per diversi anni consuma due o piu’ spinelli al giorno. I dati indicano che l'uso di marijuana puo’ spesso causare un declino della funzione polmonare, ma conclusioni definitive non sono ancora state tratte.

Ma gli autori raccomandano "prudenza e moderazione’’ nel caso si abusi del prodotto.

La marijuana è una droga illegale secondo il diritto federale americano (e in quasi tutto il mondo...), anche se alcuni stati ne consentono l'uso per scopi medici.

Lo studio condotto da ricercatori della University of California, San Francisco, e la University of Alabama a Birmingham è stato pubblicato dal Journal of American Medical Association.

Ancora non è stata ben chiarita la differenza degli effetti di tabacco e marijuana, ma sembra che la differenza sia data dal principio attivo dell’erba, il THC, che apparentemente svolge un ruolo determinante. Il THC aiuta oltretutto a combattere l'infiammazione e può contrastare gli effetti di più sostanze chimiche irritanti nella droga, ha dichiarato il Dr. Donald Tashkin, un ricercatore di marijuana e un professore emerito di medicina presso l'University of California, Los Angeles. Tashkin, pero’, non è stato coinvolto nello studio.

Il coautore dello studio Dr. Stefan Kertesz ha detto che ci sono altri aspetti della marijuana che possono aiutare a spiegare i risultati.

A differenza dei fumatori di sigarette, coloro che usano marijuana tendono a respirare a pieni polmoni durante l’inalazione, fatto che induce i ricercatori a pensare che questa tendenza potrebbe rafforzare il tessuto polmonare.

Gli autori dello studio hanno analizzato i dati dei partecipanti durante i 20 anni di studio (finanziato dal governo federale) focalizzato nella ‘’salute dei giovani adulti’’ che ha avuto inizio nel 1985. La loro analisi è stata finanziata anche dal National Institute on Drug Abuse.

Lo studio ha arruolato in modo casuale 5.115 uomini e donne di età compresa da 18 a 30 in quattro città: Birmingham, Chicago, Oakland, in California, e Minneapolis. Ne hanno preso parte un numero all'incirca uguale di bianchi e neri, escludendo pero’ altre minoranze etniche.

Nel complesso, circa il 37 per cento ha riportato almeno uso occasionale di marijuana, e la maggior parte degli utenti anche riferito di aver fumato sigarette, il 17 per cento dei partecipanti ha detto che avevano fumato sigarette, ma non marijuana. Questi risultati rispecchiano verosimilmente le stime nazionali.

In media, le unita’ fumatrici di tabacco consumavano 9 sigarette al giorno, mentre coloro che dichiaravano di fare uso di marijuana registravano un consumo di medio di uno spinello o due un paio di volte al mese, tipico per i consumatori di marijuana degli Stati Uniti a detta diKertesz .

Gli autori hanno calcolato gli effetti di tabacco e marijuana separatamente, sia in persone che hanno usato solo una o l'altra, e nelle persone che hanno usato entrambe. Hanno anche considerato altri fattori che potrebbero influenzare la funzionalità polmonare, tra cui l'inquinamento atmosferico nelle città studiate.

Le analisi hanno mostrato che la marijuana non sembra aver danneggiato la funzionalità polmonare, mentre le sigarette hanno dato effetto contrario. I punteggi dei fumatori di sigarette '’peggiorava costantemente durante lo studio’’.

Come per i fumatori di sigarette, pero’, la marijuana può sviluppare irritazioni della gola e tosse, ma lo studio non si concentrava su tali effetti. Inoltre, non è stato esaminato il pericolo di contrarre il cancro ai polmoni, ma diversi altri studi non hanno trovato alcun legame definitivo tra l'uso di marijuana e il cancro stesso.



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LA VERA STORIA DELLA MESSA AL BANDO DELLA MARIJUANA 0

Nico | 13:13 | , , ,

La marijuana (spagnolo), o cannabis (latino) o hemp (inglese) è una pianta che si potrebbe definire miracolosa, ed ha una storia lunga almeno quanto quella dell'umanità. Unica pianta che si può coltivare a qualunque latitudine, dall'Equatore alla Scandinavia, ha molteplici proprietà curative, cresce veloce, costa pochissimo da mantenere, offre un olio di ottima qualità (molto digeribile), ed ha fornito, dalle più antiche civiltà fino agli inizi del secolo scorso, circa l'80 per cento di ogni tipo di carta, di fibra tessile, e di combustibile di cui l'umanità abbia mai fatto uso. 
E poi, cosa è successo? 

E' successo che in quel periodo è avvenuto il clamoroso sorpasso dell’industria ai danni dell'agricultura, e di questo sorpasso la cannabis è stata chiaramente la vittima numero uno. 
I nascenti gruppi industriali americani puntavano soprattutto allo sfruttamento del petrolio per l’energia (Standard Oil - Rockefeller), delle risorse boschive per la carta (editore Hearst), e delle fibre artificiali per l’abbigliamento (Dupont) – tutti settori nei quali avevano investito grandi quantità di denaro. Ma avevano di fronte, ciascuno sul proprio terreno, questo avversario potentissimo, e si unirono così per  formare un'alleanza sufficientemente forte per batterlo.


L'unica soluzione per poter tagliare di netto le gambe ad un colosso di quelle dimensioni risultò la messa al bando totale. L’illegalità. Partì quindi un'operazione mediatica di demonizzazione, rapida, estesa ed efficace ("droga del diavolo", "erba maledetta" ecc. ), grazie agli stessi giornali di Hearst (è il famoso personaggio di Citizen Kane/Quarto Potere, di O. Wells), il quale ne aveva uno praticamente in ogni grande città. Sensibile al denaro, e sempre alla ricerca di temi di facile presa popolare, Hollywood si accodò volentieri alla manovra, contribuendo in maniera determinante a porre il sigillo alla bara della cannabis (a sin. la locandina del fim "Marihuana: assassina di giovinezza - Un tiro, una festa, una tragedia").

La condanna morale viaggiava rapida e  incontrastata da costa a costa (non c’era la controinformazione!), e di lì a far varare una legge che mettesse la cannabis fuori legge fu un gioco da ragazzi. Anche perchè pare che i tre quarti dei senatori che approvarono il famoso "Marijuana Tax Act" del 1937, tutt'ora in vigore, non sapevano che marijuana e cannabis fossero la stessa cosa: sarebbe stato il genio di Hearst ad introdurre il nomignolo, mescolando le carte per l'occasione. 

THOUGHTS ON CANNABIS
"How many murders, suicides, robberies, criminal assaults, holdups, burglaries and deeds of maniacal insanity it causes each year, especially among the young, can only be conjectured...No one knows, when he places a marijuana ciga-rette to his lips, whether he will become a joyous reveller in a musical heaven, a mad insensate, a calm philosopher, or a murderer..."

"Quanti omicidi, suicidi, furti, aggressioni criminali, rapine, scassi e gesti di follia maniacale provochi ogni anno, lo si può solo indovinare. Nessuno sa, nel mettere ad altri fra le labbra una sigaretta di marijuana, se ne faranno un allegro visitatore di paradisi musicali, un folle delirante, un tranquillo pensatore, o un assassino..."

HARRY J ANSLINGER . Commissioner of the US Bureau of Narcotics 1930-1962

Fatto sta che a partire da quel momento Dupont inondava il mercato con le sue fibre sintetiche (nylon, teflon, lycra, kevlar, sono tutti marchi originali Dupont), il mercato dell'automobile si indirizzava definitivamente all'uso del motore a benzina (il primo motore costruito da Diesel funzionava con carburante vegetale), e Hearst iniziava la devastazione sistematica delle foreste del Sudamerica, dal cui legno trasse in poco tempo la carta sufficiente per mettere in ginocchio quel poco che era rimasto della concorrenza. 

Al coro di benefattori si univa in seguito il consorzio tabaccai, che generosamente si offriva di porre rimedio all'improvviso “vuoto di mercato” con un prodotto cento volte più dannoso della cannabis stessa.

E le "multinazionali" di oggi, che influenzano fortemente tutti i maggiori governi occidentali, non sono che le discendenti dirette di quella storica alleanza, nata negli anni '30, fra le grandi famiglie industriali. (Nel caso qualcuno si domandasse perchè mai la cannabis non viene legalizzata nemmeno per uso medico, nonostante gli innegabili riscontri positivi in quel senso).

Come prodotto tessile, la cannabis è circa quattro volte più morbida del cotone, quattro volte più calda, ne ha tre volte la resistenza allo strappo, dura infinitamente di più, ha proprietà ignifughe, e non necessita di alcun pesticida per la coltivazione. Come carburante, a parità di rendimento, costa circa un quinto, e come supporto per la stampa circa un decimo.

Abbiamo fatto l'affare del secolo.