Ospedali Britannici conservano cervelli di bambini morti. Genitori ''scioccati e disgustati...'' 0

Nico | 07:49 | , ,




In un articolo del TheSun pubblicato nel mese di Gennaio si viene a conoscenza che gli ospedali britannici hanno segretamente rimosso il cervello di bambini morti, senza ottenere o chiedere il consenso dei genitori, conservandoli per più di un decennio.

La storia è venuta a galla quando la polizia ha visitato i genitori, tra cui Cheevers Hannah, per comunicare loro che gli organi dei loro figli erano stati rinvenuti al Southampton General Hospital. Rhys, il figlio della famiglia Cheever di appena 2 giorni di età era deceduto a causa di un difetto cardiaco nel 1998.

"Quando morì, ci hanno offerto un post mortem per scoprire cosa era realmente successo e ci siamo accordati perché volevamo sapere la verità" ha dichiarato Cheever.

Tredici anni dopo la polizia ha detto che "i tessuti ... erano stati conservati".

"Ho pensato che si parlasse di un frammento di tessuto su un vetrino. Poi hanno detto che era si intendeva il suo intero cervello. Sono rimasto scioccato .... Non mi hanno comunicato il motivo per cui era stato conservato".

Cheever subito ripensò ai primi anni 1990, quando all’Alder Hey Hospital di Liverpool sono stati segretamente raccolti e conservati gli organi di 3.000 bambini. A proposito di quello scandalo, Cheever riflette e dichiara:

"Ricordo lo scandalo di Alder Hey, e ricordo di aver detto a mia mamma di essere contento che quella procedura non fosse stata fatta a Southampton. Credo sia giunta l’ora di indagare’’   

Nel 1999, lo scandalo dell’Alder Hey ha spinto Natasha Luke a contattare il Southampton General Hospital per chiedere se tutti gli organi del fratellino Kevin, morto 4 anni prima all’età di 15 anni, erano rimasti al loro posto. La risposta la da Maria, madre di Natasha:           

"L'ospedale, dopo aver verificato,  ci ha inviato una lettera dicendo che avevano conservato il cervello di mio figlio per sei settimane per essere successivamente smaltito. Siamo rimasti scioccati e disgustati"

Dopo aver visitato la tomba del figlio ogni giorno per anni, Maria Luke, ora, non ci torna da molto tempo.

"Non riesco a percepire la presenza del suo corpo, ora lo sento come un guscio, una conchiglia vuota’’  

L'inchiesta della Polizia

A dispetto dell’inchiesta di Natasha Luke del 1999, sono passati ben 13 anni prima che le pratiche adottate dall’Ospedale di Southampton diventassero di dominio pubblico.

Nel 2006, una nuova legge obbliga gli ospedali, per la prima volta, ad ottenere il consenso prima di conservare gli organi di una persona deceduta. In precedenza la polizia aveva regolarmente incaricato ospedali a conservare gli organi per lunghi periodi in caso si dovessero effettuare indagini in futuro. Southampton, però, è un centro autopsia regionale, ed è quindi diventato un deposito per molti di questi organi.

Recentemente, le forze di polizia hanno pubblicato in maniera del tutto indipendente le informazioni circa le loro pratiche di conservazione dei tessuti. La West Mercia Police ha memorizzati 44 campioni di organi da oltre 20 anni, mentre il reparto di Avon e Somerset ha conservato più di 100 organi per più di 25 anni. Questi risultati hanno indotto la Association of Chief Police Officers (ACPO) ad ordinare una verifica a livello nazionale. Un rapporto finale sarà pubblicato a marzo.

Southampton nega ogni accusa, sostenendo che ha agito su ordine della polizia. Nel frattempo, la ACPO ha riconosciuto la "sensibilità" della questione. In merito alla questione, la dichiarazione di un portavoce rimarca quanto segue:

"Sta alle forze dell'ordine decidere se il materiale (...) è ritenuto necessario o no. In alcuni casi il periodo di detenzione potrebbe essere stato più lungo del necessario."

Per alcuni, la notizia ha riaperto vecchie ferite, come per Cathy Franklin, che ha visto morire il suo bimbo di 2 anni picchiato a morte, nel 2002, dal patrigno allo scopo di ottenere il suo cervello, occhi e midollo spinale segretamente rimossi e conservati per un decennio.        

Forse la cosa più scandalosa, però, riguarda il caso di Sean e Sara Luff, genitori del bambino di 3 anni ucciso all’ospedale di Southampton dopo aver ricevuto una dose di antidolorifici 100 volte superiore alla dose richiesta, venendo poi a conoscenza che lo stesso staff ospedaliero ha conservato l’organo in un barattolo per i seguenti 12 anni. E in merito, ecco le parole di Sean.....         

"Quante volte una famiglia, e il suo bambino, possono essere tradite da parte delle autorità? Quanto altro dolore possono infliggerci???"


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