Il Cadmio, elemento tossico presente praticamente ovunque,
dai fertilizzanti ai gioielli per bambini, sembra essere collegato allo
sviluppo del tumore al seno. Precedentemente etichettato come possibile causa
di sterilità e causa di peggioramenti nella salute dei bambini, un nuovo studio
dimostra come l’assunzione di cadmio tramite alimenti ‘’sani’’ innalzino il
rischio di contrarre il cancro.
Secondo la ricercatrice Agneta Åkesson, l'esposizione
alimentare è dovuta al fatto che il cadmio è presente in molti fertilizzanti
usati nelle aziende agricole. La ricerca è stata pubblicata nella rivista medica
americana Cancer Research e dimostra infatti che la minaccia alimentare sia
portata dagli alimenti generalmente ritenuti sani (pane, cereali, verdure,
ecc.....) ‘’inconsci’’ di rappresentare una minaccia ben piu grave. La stessa
ricercatrice dichiara che:
"A causa di un elevato accumulo nelle colture agricole, le principali fonti di cadmio alimentare sono i cereali pane e altri, patate, piante sarchiate e verdure. In generale, questi alimenti sono anche considerati sani "
Sebbene il cadmio si trovi naturalmente in gran parte del suolo,
il metallo pesante è rilasciato anche da costruttori di batterie, fonderie e
altre industrie. Il cadmio è stato trovato anche in manufatti di gioielleria
per i bambini, danneggiando la salute degli stessi durante l’età dello sviluppo
e successivamente aumentando in loro rischio di contrarre il cancro. In realtà,
una ricerca precedente dimostra che il cadmio può effettivamente essere più
pericoloso per la salute dei bambini del piombo e potrebbe anche portare ad una
maggiore probabilità di sviluppare difficoltà di apprendimento.
Un totale di 2.199 bambini di età compresa tra i 6 e 15 sono
stati coinvolti nello studio, con il 12,6% di essi che hanno manifestato difficoltà
di apprendimento e il 10,5 per cento iscritti nelle classi di educazione
speciale. Coloro che hanno avuto più contatto con il cadmio risultavano essere
3.21 volte più esposti ad avere difficoltà di apprendimento rispetto ai bambini
con una minore esposizione.
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