SCONVOLGENTE ARTICOLO DI CONTINTASCA
SUI PRECARI E LE PENSIONI..CHE NON AVRANNO.LA FONTE DELLA NOTIZIA NON
PUO' CHE ESSERE LA PIU' AUTOREVOLE POSSIBILE: IL PRESIDENTE DELL'INPS,
ANTONIO MATRAPASQUA...CHE IN UN VECCHIO ARTICOLO COMPARSO SUL FATTO
QUOTIDIANO DEL 2010,PASSATO TROPPO INOSSERVATO,RIVELAVA COME I PRECARI
STIANO PAGANDO I CONTRIBUTI PER CHI LA PENSIONE CE L'AVRA'..MENTRE LORO
POVERACCI NON VEDRANNO UN EURO..PER CAPIRCI:IN ITALIA AD OGGI CI SONO 4
MILIONI DI PRECARI.VI RENDETE CONTO CHE 4 MILIONI DI PERSONE NON AVRANNO
PENSIONE E C'E' CHI DA PARLAMENTARE PER UN GIORNO DI LAVORO NE PRENDE
2-3.000 AL MESE?
di Free Italy
Il presidente dell'Inps dice che l'istituto non permetterà a chi è iscritto alla “gestione separata” di poter fare online una “simulazione” della propria pensione: "Si rischierebbe un sommovimento sociale". Rivolta in Rete dei precari, ma i sindacati rimangono in un imbarazzante silenzio.Fino ad allora non si sapeva che i precari non avrebbero ricevuto pensione.Ovviamente di fronte all'impossibilità dei precari di accedere alla simulazione della loro pensione futura,come invece fa con gli altri lavoratori,qualche dubbio era sorto,tanto che partì un tam tam sul web che costrinse il presidente dell'Inps,incalzato da un giornalista del Corriere della Sera,a dichiarare: "Se dovessimo dare la simulazione della pensione ai parasubordinati rischieremmo un sommovimento sociale”.
Queste sono le parole attribuite dal Corriere della Sera al presidente dell'Inps, Antonio Mastrapasqua, che le avrebbe pronunciate nel corso di un convegno.Come scrive Intrage,in quell'occasione l'Inps avrebbe dovuto annunciare l'invio di circa 4 milioni di lettere ai parasubordinati per spiegare come consultare on line la posizione previdenziale personale. Per verificare, cioè, i contributi che risultano versati.
Come abbiamo già detto questo non è possibile e il motivo di ciò pare sia stato spiegato da Mastrapasqua proprio con quella battuta.Il che,per farla breve,sta a significare che "se i vari collaboratori, consulenti, lavoratori a progetto, co.co.co., iscritti alla gestione separata Inps, cioè i parasubordinati, venissero a conoscenza della verità, potrebbero arrabbiarsi sul serio. E la verità è che col sistema contributivo, i trattamenti maturati da collaboratori e consulenti spesso non arrivano alla pensione minima."
Ricordiamo che i lavoratori con contratti di collaborazione a progetto, e i vari tipi di parasubordinati sono tutelati da una specifica forma di previdenza obbligatoria, la gestione separata dell'Inps. Essi devono versare all'Inps una quota del proprio reddito (fissata per il 2010 al 26,72 per cento), per due terzi a carico dell'azienda e per un terzo a carico del lavoratore stesso.
E dove vanno a finire i soldi dei loro contributi?Lo capiamo leggendo il seguito dell'articolo del Fatto:
Mentre i lavoratori che entro 12 mesi raggiungono il diritto al pensionamento possono consultare online quanto riscuoteranno, per i precari l’incertezza sulle cifre è assoluta. I contributi che pagano oggi, ovvero il 26% del loro stipendio, finisce nelle casse dell’istituto di previdenza per pagare nonni e genitori. Non certo il loro futuro.Il che tradotto vuol dire solo una cosa: tu lavoratore precario,o meglio parasubordinato,stai pagando i contributi per nulla.Anzi,ti dirò di più: non arriverai alla pensione minima nemmeno se riuscirai a non perdere nemmeno un anno di contribuzione!
E l'Insps che dice?Bhe nulla,ovvio!Anzi si nasconde proprio..Perchè l'unico sistema che l'INPS ha trovato per affrontare l'amara verità, è stato quello di nascondere ai lavoratori che nel loro futuro la pensione non ci sarà, sperando che se ne accorgano il più tardi possibile e che facciano meno casino possibile.
Quindi paghiamo i nostri contributi che non rivedremo sotto forma di pensione. Se reagiamo adesso, forse, abbiamo ancora la speranza di una pensione minima.Se non reagiamo neanche questa volta allora sarà davvero finita.Il nostro futuro dipende da noi.Rivendichiamo i nostri diritti.Rivendicateli prima che sia troppo tardi.
Free Italy
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