ACTA, l'Europa dice NO 0

Nico | 20:22 | , , , , , , , ,



Divampa la protesta in Europa contro l’accordo commerciale anti-contraffazione, meglio conosciuto come ACTA. Il 2 febbraio scorso migliaia di protestanti, alcuni dei quali indossavano le maschere Guy Fawkes note dopo l’avvento degli Anonymous, hanno preso parte a una manifestazione svoltasi a Stoccolma contro il governo Svedese e il suo piano di ratificare il trattato in questione.
   
Ma l’Europa intera non ci sta. Centinaia di manifestazioni sono state pianificate in tutto il continente, con picco previsto Sabato 11 Febbraio in luoghi quali Londra, Parigi e Monaco, che seguiranno le centinaia di proteste gia avvenute in ogni angolo europeo, accompagnate da una petizione che gia conta 1,75 milioni di adesioni. A detta degli organizzatori la petizione, che punta a raggiungere oltre due milioni di firme, sarà consegnata ai responsabili delle decisioni presso Bruxelles nei prossimi giorni.

Tra le prime proteste si registra la manifestazione tenutasi Sabato scorso a Lubiana, dove circa 2.000 persone hanno marciato nella capitale slovena per dimostrare il loro disappunto. Le proteste sono state guidate dall'ambasciatore Sloveno in Giappone, Helena Drnovsek Zorko, seguite da simili dimostrazioni in Polonia dove decine di migliaia di persone sono scese nelle strade.

La scorsa settimana, l'ambasciatore sloveno Drnovsek Helena Zorko si è pubblicamente scusata per la sua "disattenzione" nella firma del trattato, ammettendo che

"Non ho prestato abbastanza attenzione. Molto semplicemente non ho collegato il fatto che  l'accordo che era stata incaricata di firmare limita notevolmente la liberta’ finora espressa dalla piu’ grande rete creata nella storia dell’umanita’ e che tutto cio possa compromettere il nostro futuro e in particolare quello dei nostri figli’’.     

In Repubblica Ceka il primo ministro dichiara che il suo governo sta sospendendo la ratifica del trattato internazionale sul copyright in seguito alle proteste e agli attacchi subiti dai siti del suo partito e del Governo stesso. Il trattato, non ancora approvato dal Parlamento di Praga ma già precedentemente firmato, verra’ quindi attentamente analizzato in tutte le sue forme.

La vicina Polonia, inoltre, ha sospeso la ratifica del trattato la scorsa settimana, vittima anch’essa di una serie di proteste e una serie di attacchi sui propri siti web governativi.

Ma in America invece che succede??? Le proteste hanno fermato SOPA e PIPA, ma riguardo ad ACTA il trattato è stato firmato dal presidente Obama l’11 Ottobre 2011, senza l’approvazione di alcuna autorita’ esterna quali in Congresso, la Corte Suprema o il popolo americano stesso.                          

Adesso che la firma è stata posta sul documento, il governo Statunitense trova parecchie difficolta’ nel cambiare le carte in tavola, ponendo il popolo Americano di fronte a un nuovo regime di leggi, restrizioni e regolamenti che potrebbero condurli verso ammende o addirittura carcerazione.

Insomma, per una volta la lezione di civilta’ gliela insegneremo noi europei.






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