La zona euro è stata viziata fin dal principio e gli sforzi per affrontare i suoi problemi sono stati finora "troppo pochi e troppo tardivi", cosi avrebbe detto uno degli architetti della moneta unica, Jacques Delors. L'ex presidente della Commissione europea, ha suggerito che "un guasto in esecuzione" ha condannato l'euro alla sua attuale crisi.
Leader nel 1990, ha scelto di chiudere un occhio sulle debolezze economiche di alcuni Stati membri, stati che adesso verrebbero catalogati come generalmente inadeguati.L'intervento, in un'intervista al Daily Telegraph, è avvenuto nel momento che Francia e Germania si uniscono in una più stretta collaborazione fiscale per scongiurare un collasso potenzialmente disastroso della moneta unica.
"I ministri delle finanze dei vari paesi membri non hanno voluto vedere quel qualcosa di sgradevole e scomodo che sarebbero stati costretti ad affrontare, tutti dovrebbero farsi un bell'esame di coscienza" avrebbe dichiarato, riferendosi al fatto che ci fossero dei problemi strutturali nella creazione della moneta unica che dovrebbero essere stai esaminati piu attentamente, come ad esempio un eccessivo indebitamento di paesi come Italia e Grecia che hanno portato il sistema sull'orlo del disastro.
Problemi dell'euro derivano, a suo avviso, da "una combinazione della testardaggine dell'idea germanica di attuare un controllo monetario e dall'assenza di una visione chiara e nitida della situazione economica di tutti gli altri paesi membri". In questo momento la portata della crisi è tale, ha avvertito, che anche per la Germania stessa sarà difficile trovare una soluzione. "I mercati sono mercati. Ora sono tormentati dall'incertezza".
Anche se la Gran Bretagna risente meno di altri paesi di questa situazione drammatica, Delors ha affermato che il Regno Unito è "altrettanto imbarazzato come gli stati aderenti alla comunita' europea dalla crisi finanziaria", intravedendo su alcune delle misure messe in atto per affrontare la crisi una minaccia per gli interessi britannici.Esempio lampante sono la creazione di comuni "Eurobond", sottoscritti da tutti i governi della zona euro e scambiati a Parigi e Francoforte, che destano una notevole preoccupazione per la città di Londra.
"Vedo il signor Cameron preoccupato", avrebbe dichiarato Delors, proprio mentre il Primo Ministro Inglese ha incontrato ieri a Parigi il presidente Nicolas Sarkozy prima del summit sulla crisi dell'economia in zona EU della prossima settimana.
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