Mondo come teatro, Goldman Sachs come burattinai 0

Nico | 08:20 | , , , , , ,

“Quando tutti i fiumi saranno asciutti, quando tutti gli alberi saranno bruciati, quando tutti i pesci del mare, gli uccelli del cielo e gli animali della terra saranno estinti, solo allora capirete che non si può mangiare denaro......” 











Aprire questo articolo con una delle frasi piu celebri di Toro Seduto mi sembra il minimo, in quanto andremo a parlare di uno dei piu grandi organismi bancari della storia del pianeta, la Goldman Sachs.






LA  STORIA
  
Il colosso è stato fondato nel 1869  da Marcus Goldman, un tedesco di origini ebraiche immigrato negli Stati Uniti, e acquisisce il nome Sachs quando nel 1896 Samuel Sachs, genero dello stesso Goldman, si unisce alla societa'.

Quotata in borsa a New York lo stesso anno della ''fusione'', agli inizi del 1900 la banca (o forse è piu' appropriato chiamarlo istituto di credito) diviene la miglior guida per le società che vogliono quotarsi e sempre in quel periodo diviene la prima banca di Wall Street ad avere la geniale intuizione di reclutare neolaureati tra le sue fila, al punto da creare così una sorta di prototipo di vero e proprio uomo/goldman plasmato, secondo i dettami le necessità, quasi ad immagine e somiglianza della compagnia stessa.
A seguito del grande crack del 29 la banca rischia seriament il collasso per via della grande esposizione assunta sul finire degli anni '20 sul mercato azionario, anche tramite fondi d'investimento venduti al pubblico, come il Goldman Sachs Trading Corporation, Shenandoah Corporation e Blue Ridge Corporation.
La reputazione della Goldman Sachs ne soffre per diversi anni. "L'autunno del 1929 fu forse la prima occasione in cui gli uomini riuscirono a truffare se stessi'' scrisse John Kenneth Galbraith in proposito
Per rinforzare e rinvigorire la posizione della banca stessa, cercando altresì di riacquistare credibilita', nel 1930 Sidney Weinberg assume il ruolo di Senior Partner e ristruttura la banca, riducendo la sua esposizione sui mercati azionari e focalizzandola verso i servizi ad aziende; attraverso questo processo la banca stringe forti legami con le più importanti ed influenti aziende americane.
L'escalation continua nel 1933, quando la banca sviluppa una divisione di studio e ricerca sui Fondi d'Investimento, e altro passo cruciale è lo sviluppo, nel 1934, di un dipartimento sull'emissione di Bond Municipali.
Negli anni cinquanta, sotto la guida di Gus Levy, la banca sviluppa avanzate tecniche d'investimento come il Block trading, che consente di negoziare grandi quantità di titoli fuori dalle normali sessioni di mercato. Nascono nuovi elevati guadagni, e la banca decide di aprire, nel 1956, la divisione Investment Banking, diventando la prima banca a vendere prodotti finanziari al pubblico. Sempre in quell'anno gestisce la quotazione in Borsa della casa automobilistica Ford.
Negli anni ottanta la banca diviene consulente di molti governi intenti ad avviare processi di privatizzazione di aziende statali, e sempre in quegli anni acquisisce la J. Aron & Company per potenziare la propria presenza sul mercato delle materie prime. Nel 1986 viene quotata anche a Londra e Tokyio, e nel contempo gestisce la quotazione in borsa della Microsoft e assiste General Electric nell'acquisizione di RCA.
Negli anni novanta e duemila la banca ha continuato la sua espansione, potenziando la sua presenza sul mercato asiatico e portando in borsa svariate società, tra le principali Yahoo e NTT Docomo.




LE ''POLTRONE'' DI GOLDMAN SACHS

Basta poco a un attento lettore per capire che la Goldman Sachs fa davvero sul serio. Andremo di seguito ad elencare, infatti, gli uomini chiave del passato e del presente che hanno ricoperto ruoli chiave in istituzioni e governi su mandato (o meglio dottrina) del colosso finanziario. Sembra chiaro infatti che la compagnia agisca in modo globale magari cooptando paese per paese i dirigenti che ritiene più idonei e più utili.
Ma passiamo ad un breve elenco dei nomi di personalita' italiane che hanno lavorato a stretto servizio della Goldman Sachs e che oggi come oggi ricoprono importanti ruoli nella storia politica ed economica del nostro paese.

  • Mario Draghi: i rapporti con ilcolosso americano risalgono al periodo che va dal 2002 al 2005, quando l'economista e dirigente italiano è stato vicepresidente e membro del management Committee Worldwide della Goldman Sachs. Laureatosi  in economia nel 1970 con 110 e lode presso l'Universita' La Sapienza di Roma, dal 1 Novembre 2011 ricopre la carica di presidente della BCE. Dall'Aprile 2006, inoltre, ricopre la carica di presidente del Financial Stability Forum, oggi Financial Stability Board. Ha ricoperto, tra gli altri, il ruolo di governatore della Banca d'Italia (2006 - 2011), direttore esecutivo della Banca Mondiale (1984 - 1990), direttore generale del ministero del tesoro (1991 - 2001), presidente comitato privatizzazioni (1993 - 2001).
  • Gianni Letta: professionalmente nato come giornalista corrispondente RAI da l'Aquila, dal 18 Giugno 2007 Gianni Letta è membro dell'advisory board di Goldman Sachs International con compiti di consulenza strategica per le opportunità di sviluppo degli affari, con focus particolare sull'Italia. Tra gli altri incarichi ricoperti, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri nel primo governo Berlusconi nel 1994, e successivamete durante il secondo, terzo e quarto mandato dell'ex Premier. Dal Novembre 2008 Gianni Letta risulta indagato per i reati di abuso d'ufficio, turbativa d'asta e truffa  aggravata in riferimento a presunti favori per l'affidamento ad una holding di cooperative, legata al movimento Comunione Liberazione, dell'appalto per la ristorazione di un centro di assistenza per richiedenti asilo nel comune di Policoro.
  • Mario Monti: tra il 2005 e il 2011 è stato international advisor per Goldman Sachs e precisamente membro del Research Advisory Council del Goldman Sachs Global Market Institute. L'attuale Premier è divenuto nel 2010 presidente europeo della Commissione Trilaterale, un gruppo di interesse di orientamento neoliberista fondato nel 1973 da David Rockfeller e membro del comitato direttivo del Gruppo Bilderberg, incarichi formalmente abbandonati dal 24 Novembre 2011. A tutt'oggi, oltre alla carica di Presidente del Consiglio italiano, Monti ricopre anche quella di Ministro dell'Economia e delle Finanze.

Dopo aver brevemente analizzato questi 3 profili, deduciamo che la dottrina del colosso americano stia funzionando a puntino, ma questo cosa dovrebbe farci capire? Si dovrebbe facilmente intuire che ci sono stretti legami tra le banche e i vari governi, ancor di piu' se parliamo di quello italiano. Sembra che in qualche modo che i ''ragazzi'' della Goldman Sachs abbiano messo le mani su Europa e Italia, senza scordare tra gli altri il nome di Lucas Papademos, attuale primo ministro greco, e di un certo (italianissimo) Romano Prodi, che per diversi anni è stato sulla cresta dell'onda politica italiana.
Che cosa dovremmo pensare a questo punto? Riducendo il concetto ai minimi termini potremmo tranquillamente affermare che, non da oggi, le banche hanno preso pieno controllo delle istituzioni governative. ma allora la crisi esiste davvero? O è solo un pretesto per far governare gli istituti di credito a loro piacimento, con i loro parametri e i loro ''fantocci'' non eletti democraticamente? Si vada allora a leggere l'articolo 1 della nostra costituzione, articolo scritto con sangue (vero) e sudore dai nostri antenati che recita cosi:


L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.

Riprendersi la sovranita', dono dei nostri predecessori, sarebbe il minimo che la storia ci chiede, almeno prima che la storia stessa venga sacrificata al Dio denaro. O siete ancora dell'idea che nessuno meglio di un economista possa risolvere i problemi che le banche hanno creato? 

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