Nella rete globale è comparso un
documento del Pentagono ad uso interno in cui è contenuta
un’informazione sui lavori per l’elaborazione di un’arma non mortale.
Arma che non uccide i nemici ma offre al suo possessore la possibilità
di effettuarne il controllo.
È un documento che già
di per sé rappresenta un’arma nella guerra informativa,- ritiene Pavel
Zolotarev, vice direttore dell’Istituto di studi sugli Usa e il Canada,
presidente del Fondo per l’assistenza alle riforme militari:
Gli Usa già da tempo si sono posti il compito di garantirsi la
prevalenza nel mondo mediante la superiorità nel campo informativo. Una
parte integrante delle guerre informative è l’azione sulle menti dei
cittadini di un paese che per il momento non sia nemico ma rappresenta
l’interesse per le autorità americane. Il riferimento è non alla
sicurezza degli Usa ma alla sicurezza interna di un paese che
rappresenta l’interesse per gli USA.
La nuova arma a
cui abbiamo accennato sopra può suscitare interesse di altri paesi.
Tanto più che la necessità di avere un’arma non letale è dettata dalle
realtà d’oggi nel campo della conduzione delle azioni militari,- ritiene
l’osservatore militare Viktor Baranets.
Il
fatto che già da tempo si svolgano i lavori per l’elaborazione di
un’arma non legale, non è un segreto per nessuno. Il problema è come a
lungo un uomo contro cui sia stata impiegata una simile arma, rimane in
stato di incoscienza e immobile.
Uno dei
progetti americani più recenti è il cannone sonoro LRAD che sfrutta le
onde acustiche. È capace di manipolare il comportamento della folla.
Un’altra invenzione americana in questo campo è il cosiddetto sistema di
rifiuto attivo (Active Denial System) che provoca dolore negli uomini
sottoposti alla sua azione.
La nuova arma non è
mortale solo relativamente. Secondo i medici una lunga azione di questi
mezzi tecnici sull’uomo provoca ustioni e ferite, gravi disfunzioni
nell’organismo umano. In questo senso non è facile fare distinzione tra
l’arma di distruzione di massa e l’arma non letale.
3 Responses So Far:
Posso condividere questo interessantissimo articolo sul mio blog?
Ti ringrazio per una eventuale risposta.ciao
http://www.expomilanofiera2015.com/
certo che puoi :)
GRAZIE!